Nel panorama tecnico-culturale dell’Alto Adige, la Sezione ARI di Merano (IQ3MP) rappresenta un esempio notevole di continuità, identità e innovazione. Fondata nel 1975, la sezione celebra nel 2025 il suo cinquantesimo anniversario con il nominativo speciale II3MPL, attivo dall’1 febbraio al 1° maggio. È un’occasione per riscoprire la storia locale della radiocomunicazione e guardare con lungimiranza al futuro del radiantismo.
Storia che risuona sulle frequenze
Il radiantismo a Merano non è mai stato solo un esercizio tecnico: è un ponte tra generazioni, territori e lingue. La recente riscoperta di filmati della Mostra su Informatica e Telecomunicazioni del 1995 testimonia un costante interesse per la memoria storica della radio. Come in una capsula del tempo, quei frammenti video riportano alla luce volti, voci e strumenti di un’epoca in cui la radio era già passato, ma anche presente e futuro.
Plurilinguismo e coesione
Non sorprende che il sito della sezione e le sue comunicazioni siano trilingue: italiano, tedesco e inglese. In una regione dalla forte identità culturale come l’Alto Adige, la radio si conferma linguaggio tecnico ma universale, che unisce più di quanto divida.
Oltre la ricorrenza
Sotto la guida di IN3APK Pierluigi Andrighetto, la sezione continua a curare attività sul territorio, tra cui il Field Day 2024, la gestione dei ponti radio R5 e U5, e la promozione di eventi commemorativi e diplomazioni a tema. Ma l’essenza di IQ3MP è soprattutto quella di una comunità intergenerazionale: un luogo dove le antenne si alzano non solo per captare segnali lontani, ma per tenere vivo un patrimonio tecnico e sociale.
ARI Merano non celebra solo 50 anni di attività: celebra un’idea di futuro che continua a viaggiare nell’etere, unendo mondi attraverso la passione per la radio.
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