Caserta, la rinascita dei radioamatori tra storia e innovazione

CASERTA - Tra le mura dell'ex Caserma Sacchi, in via San Gennaro, si scrive una delle pagine più vivaci del radiantismo italiano. La sezione ARI IQ8DO di Caserta, guidata da Modesto Pelagalli (IK8NIQ), rappresenta oggi un caso virtuoso di rinascita: da pochi appassionati negli anni 2000 a una delle realtà più numerose a livello nazionale.

Quel freddo inverno del 1973: la nascita di una comunità

La storia comincia in una modesta abitazione di via Ferrarecce, dove il 10 novembre 1973 sedici pionieri - tra cui l'ing. Domenico Santangelo (I8SND) - firmarono l'atto costitutivo. Primo presidente fu Mario Del Monte (I8SMH), con Gaetano Stanga (I8SGK) come segretario.

"Erano anni di fervente attività", racconta Pelagalli mostrando le foto ingiallite dei fondatori. "Si autocostruivano apparati, si sperimentavano antenne, si stabilivano collegamenti con tutto il mondo". La sezione trovò poi casa presso il campo della Protezione Civile, diventando punto di riferimento per le emergenze in Terra di Lavoro.

La crisi e la rinascita

Con l'avvento di internet e dei social network, come molte realtà associative, anche la sezione casertana visse un periodo buio:

Declino degli iscritti negli anni 2000
Riduzione attività al lumicino

"Ma quei pochi soci rimasti non si arresero", spiega Aldo Gallo (IZ8DFO), che ha recuperato e trascritto l'atto costitutivo originale. Il trasferimento a Sant'Angelo in Formis segnò l'inizio della rinascita, culminata con l'attuale sede nell'ex Caserma Sacchi.

Il presente: una comunità in crescita

Oggi la sezione è tra le più attive d'Italia:

Sabato pomeriggio (15:30-20:00) la sede si anima di attività
Laboratori pratici di elettronica e radiocomunicazioni
Corsi per patente con docenti qualificati
Collaborazioni con scuole e università

"Non siamo nostalgici del passato", conclude Pelagalli, "ma custodi di una tecnologia che resta vitale, soprattutto in emergenza. E i giovani stanno riscoprendo questa verità".

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